“Proporzionale? Non è roba mia: non consente di governare cinque anni”
(AGENPARL) – Campello sul Clitunno, 30 mag 2017 – “Senza Europa non ce la facciamo, dobbiamo unire le nostre forze. L’Europa è la condizione necessaria per il nostro futuro e per quello delle imprese italiane. L’Italia ha le sue medie imprese, proprio come questa dove ci troviamo, che sono delle ‘multinazionali tascabili’ e che sono la sua forza”. A dirlo è Romano Prodi, durante la lectio magistralis che oggi, martedì 30 maggio, ha tenuto alla Meccanotecnica Umbra di Campello sul Clitunno, in occasione dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma e in un momento storico strategico, a cavallo tra l’uscita dall’Unione da parte del Regno Unito e l’elezione di un presidente fortemente filoeuropeista in Francia.
Al convegno presentato da Ilaria Iacoviello di Sky Tg24, che ha visto protagonisti oltre a Prodi, Alberto e Carlo Pacifici (rispettivamente presidente e direttore generale dell’azienda), hanno preso parte le istituzioni del territorio e i dipendenti degli stabilimenti della Meccanotecnica di Campello sul Clitunno, leader mondiale nella produzione di tenute meccaniche per pompe ad acqua, con un’anima completamente italiana e la struttura di un’impresa a conduzione familiare, ma con un fatturato da quasi 80 milioni di euro e sedi presenti in tutti i continenti.
“Le aziende italiane – ha continuato Prodi – si trovano in una situazione migliore di quella che viene descritta, visto anche l’attivo nella bilancia commerciale”. Però, ha aggiunto “le grandi imprese sono scomparse e le piccolissime sono in forte crisi”. Anche molte delle pmi che per Prodi “sono il nostro pezzo forte” hanno “problemi di successione e di dimensioni, perché per reggere nei mercati mondiali le grandi imprese devono diventare più grandi”. Quindi, “anche se si vogliono conquistare altri mercati con il decentramento produttivo, bisogna lasciare le intelligenze della produzione in Italia”.
Con uno sguardo sull’attualità, poi, Prodi ha parlato anche dell’America e del suo attuale presidente: “L’America più forte di tutti è l’unico obiettivo che ha Trump. Speriamo bene. È difficile dire come sarà in futuro il rapporto tra Europa e Stati Uniti perché Trump si contraddice continuamente. Una cosa però è chiara: quando lui dice ‘America first’ non guarda sicuramente agli alleati e alla squadra, ma guarda soltanto agli Stati Uniti d’America”.
Un accenno a margine del convegno, infine, Prodi lo ha dedicato alla politica interna del Paese e, in particolare, al nostro sistema elettorale: “Se si sceglie il proporzionale avranno le loro ragioni, che non sono le mie. Sono sempre stato per il maggioritario e per finire le legislature. Serve un sistema elettorale che consenta di avere una maggioranza forte e che faccia governare per cinque anni. A me non sembra che il proporzionale faccia questi doni”.