Attenti ai medici che non conoscono l’ammalato. Reagire alla crisi con innovazione e ricerca
Intervista di Lilli Gruber a Romano Prodi a “Otto e mezzo” in onda su La 7 il 18 maggio 2010
Apc-Crisi/ PRODI: WELFARE FINITO? PAESI CHE LO HANNO CRESCONO DI PIÙ “ATTENTI AI MEDICI CHE NON CONOSCONO L’AMMALATO”
Roma, 18 mag. (Apcom) – Altro che abolire il welfare, in Europa i Paesi che hanno uno ‘stato sociale’ più forte sono quelli con la crescita più alta. Romano Prodi, durante ‘Otto e mezzo’, commenta così gli articoli apparsi in questi giorni sia sulla stampa italiana che su quella internazionale nei quali si recitava il ‘de profundis’ per il welfare state.”In Europa – dice Prodi – i Paesi che stanno funzionando meglio come crescita sono quelli che hanno lo stato sociale più avanzato e più profondo. Sono quelli che crescono di più, i Paesi nordici, sono quelli che hanno più spesa sociale degli altri. Quindi stiamo molto attenti alle generalizzazioni che fanno i medici che non conoscono ammalato”.Adm182145 mag 1
CRISI: PRODI, REAGIRE CON INNOVAZIONE E RICERCA =
(AGI) – Roma, 18 mag. – “Alla crisi bisogna reagire non andando in piazza ma con l’innovazione, la ricerca, la scuola”. Questa e’ la ricetta di Romano Prodi per superare l’attuale contingenza. “E’ una sfida – spiega – in cui il cervello conta piu’ dei muscoli”. L’ex premier non vede alle porte scontri sociali come e’ stato per la Grecia. “Con questi livelli di disoccupazione, come il 20% in Spagna, 30 o 40 anni fa sarebbe successo il finimondo. Con la gente in piazza. Oggi – osserva Prodi – l’Europa e’ dominata piu’ da rassegnazione che da ribellione”. Quindi, ribadisce, “il problema e’ di esserci rassegnati a condizioni di vita che tagliano il futuro alle nuove generazioni. Questa crisi e’, in questo senso, molto subita, mentre invece bisogna reagire, riprendere questo senso di essere all’avanguardia del mondo. Soprattutto con la globalizzazione dobbiamo essere uniti”. (AGI) Lam/Dma 182135 MAG 10
FISCO: PRODI,EVASIONE E’ GRANDE NEMICO DELLA SOCIETA’ DEMOCRATICA
= (AGI) – Roma, 18 mag. – “L’evasione fiscale e’ il grande nemico della societa’ democratica”. Ne e’ convinto l’ex premier, Romano Prodi, ospite di ‘Otto e mezzo’. “Su questo – sottolinea – non c’e’ il minimo dubbio. I Paesi che hanno i debiti piu’ elevati sono quelli che hanno accumulato una grande evasione fiscale”. Ma, – aggiunge Prodi – nel nostro Paese “non viene combattuta per niente. Anzi – aggiunge – si mandano messaggi secondo i quali il nemico e’ il fisco, lo Stato. Io ho avuto seri problemi quando ho abolito l’Ici al 40% per i ceti meno abbienti. Poi e’ arrivato Berlusconi e ha tolto l’imposta anche ai ricchi. Cosi’ – sottolinea Prodi – si crea l’idea che non si debba pagare”. In questa ottica un ruolo fondamentale giocano anche i condoni. “Sono il segnale per cui la gente poi pensa che se un condono viene fatto oggi, poi sara’ fatto anche in futuro. Quindi – aggiunge – non si cambia il costume, mentre io ritengo importantissimo l’aspetto educativo, per cui si insegna ai cittadini che devono contribuire al benessere del proprio Paese”. (AGI) Lam/Pro 182126 MAG 10
CRISI:PRODI DIFENDE TASSE,DIRE MANI IN TASCA DISTRUGGE PAESE
(ANSA) – ROMA, 18 MAG – L’ex premier Romano Prodi, ospite di ‘Otto e mezzo’ su La7, si sfoga quando la conduttrice Lilli Gruber gli chiede se, per affrontare la crisi, il governo dovra’ mettere ‘le mani in tasca agli italiani’. ‘Ma in che paese viviamo – sbotta il Professore – per usare queste espressioni? Se vogliamo gli ospedali pubblici, la scuola, e’ giusto pagare le tasse. Bisogna essere spietati con chi evade e con chi ruba ma l’idea che pagare le tasse e’ mettere le mani in tasca e’ diseducativo, porta alla distruzione morale del paese, cosi’ si distrugge il sistema democratico e non si fara’ mai un paese moderno’.Una reazione forse eco delle critiche alle manovre economiche dei suoi governi: ‘Io ho avuto il coraggio, ho sentito insulti da tutti ma io ho dato i numeri veri’.(ANSA).FEL 18-MAG-10 21:11
CRISI:PRODI,RIGORE MI E’ COSTATO VOTI,EVASIONE PRIMO NEMICO
(ANSA) – ROMA, 18 MAG – Una politica di rigore sui conti pubblici ‘mi e’ costata anche un po’ di voti’. Davanti agli annunci del governo sulla prossima manovra, l’ex premier Romano Prodi ricorda le conseguenze della politica economica del suo governo.’Tremonti – afferma Prodi – tiene i conti molto riservati, non ho capito da che punto parta la strategia. Certo la somma e’ cospicua e non si copre certo con la finestra delle pensioni. In ogni caso bisogna costruire il domani, non e’ possibile che la cassa integrazione si allunghi tagliando sulla formazione’. In ogni caso, l’ex premier non vede in Italia il rischio di scontri sociali come in Grecia, ‘semmai il problema e’ la rassegnazione degli europei mentre bisogna reagire non con le piazze ma con un nuovo dinamismo come dimostrano paesi emergenti come la Cina’.Se ‘il sistema pensionistico e’ abbastanza in equilibrio e bisognerebbe dare molta flessibilita”, Prodi non ha dubbi sul fatto che ‘l’evasione e’ il nemico numero 1 dei bilanci ed infatti i paesi con maggior deficit e’ perche’ si e’ accumulata evasione fiscale’.(ANSA).FEL 18-MAG-10 21:04
Manovra/ Prodi: ANCORA NON HO CAPITO LE STRATEGIE DEL GOVERNO ‘TREMONTI TIENE I CONTI RISERVATI. IO DICO: PRESERVARE IL DOMANI’
Roma, 18 mag. (Apcom) – Difficile commentare la manovra che il Governo sta mettendo a punto, Giulio Tremonti tiene “i conti molto riservati” e non si riesce a capire “da quali basi partano le strategie”, ma in generale è necessario “preservare il futuro”. Lo dice Romano Prodi, durante ‘Otto e mezzo’: “Mah, vede… Non sono al Governo – risponde quando gli viene chiesto dove bisognerebbe tagliare – non ho i conti in mano. Certamente la somma fatta dal ministro Tremonti è cospicua, mi sembra fossero 27 miliardi di euro. Le cifre avanzate ne coprono solo minima parte, l’unica idea concreta è quella delle finestre delle pensioni – a parte il fatto che non so se sia opportuno cominciare da questo – e potrà dare 1 miliardo, 1,5 miliardi di euro… Non ho la minima idea di dove il Governo voglia cominciare questa politica”.
“Io dico – aggiunge – che bisogna in ogni modo preservare il domani. Quando vedo che la Cigs è pagata con i fondi Fas, pagata cioé diminuendo l’istruzione professionale, quindi diminuendo la scommessa sul futuro… beh mi preoccupo”.
“Peraltro – conclude Prodi – è chiaro che i conti li ha in mano il ministro, e tra l’altro li tiene molto riservati. Non sono riuscito a capire veramente da quali basi partano le strategie di oggi, lo vedremo nei prossimi giorni”.