Bisogna rompere le croste che paralizzano l’Università. Ci vogliono mezzi, entusiasmo, spirito di apertura
UNIVERSITA’: PRODI, C’E’ UN DISAGIO IMPRESSIONANTE =
(AGI) – Bologna, 30 nov. – L’Universita’ italiana vive “un disagio impressionante” dovuto alla situazione lavorativa dei giovani ricercatori, “vite frantumate in attesa anni e anni” di qualcosa che non arriva. Questo il giudizio di Romano Prodi sul sistema universitario italiano. “C’e’ un disagio nell’Universita’ – ha spiegato il professore, a margine di un convegno sull’Europa organizzato a Bologna presso la Facolta’ di Scienze Politiche – che e’ impressionante.
Adesso che insegno in Cina, negli Stati Uniti, in giro per il mondo, la diversita’ di mezzi e di risorse e’ impressionante. I nostri giovani ricercatori che stanno anni e anni ad aspettare le cose che non vengono, sono vite frantumate”. Secondo l’ex premier per migliorare il sistema universitario “ci vogliono mezzi, entusiasmo e ci vuole soprattutto uno spirito di apertura.
Bisogna rompere le croste che, nell’Universita’, paralizzano il lavoro”. Per Prodi e’ dunque necessario superare “questa chiusura, questa lentezza, questa burocrazia, questo senso che una vita comincia a 50 anni. E’ una cosa terribile”.
L’ex premier mantiene, poi, il suo riserbo nel commentare i fatti di attualita’ politica. A chi gli chiedeva, infatti, se condividesse o meno la mobilitazione nazionale odierna degli studenti universitari contro il Ddl del ministro Gelmini, Prodi ha risposto: “Su questo non voglio assolutamente pronunciarmi perche’ non voglio entrare nella politica italiana. Vengo sempre volentieri in mezzo agli studenti e mi trovo, ovviamente, a casa mia”.