Prodi ai seggi e la sfida del quorum “Ce la possiamo fare”
Referendum: Prodi ai seggi e la sfida del quorum
“Siamo al limite, ce la possiamo fare”
Il sindaco Merola si presenta alle 9: “Non mi aspettavo la fila, davvero un buon inizio”
Articolo di Eleonora Capelli su La Repubblica di Bologna del 13 giugno 2011
“Non sono mica basse queste percentuali di votanti, siamo al limite. Raggiungere il quorum sarebbe un risultato importante, un segnale politico forte di fronte a una parte notevole di forze politiche che invita a non votare“. L’ex premier Romano Prodi dà voce allo stato d’animo di tanti bolognesi che ieri sono andati alle urne, con il fiato sospeso per il raggiungimento del quorum ai referendum per acqua pubblica, nucleare, legittimo impedimento.
Poco dopo le 13.15 il professore è arrivato al seggio del Liceo Galvani con la moglie Flavia, dopo aver salutato in piazza Maggiore gli amici della carovana ciclistica Milano-Roma organizzata dal Touring Club.
Prodi si è fermato a guardare la lavagna dell’aula adibita a seggio dove era registrata la percentuale dei votanti, che registrava alle 12 un afflusso del 15%. “Qui non è molto alta” dice agli scrutatori che quasi giustificandosi rispondono: “Sì, ma questo è un seggio un po’ particolare”.
Prima di arrivare però ha visto le percentuali nazionali e quelle bolognesi, che superavano già di 3 punti percentuali le affluenze delle ultime amministrative, e le ha giudicate incoraggianti. “Questo referendum è su temi che interessano molto alle persone, dal nucleare all’acqua – dice dopo aver votato – in questi giorni si è dimostrata una forte sensibilità, anche di fronte a una parte notevole della politica che invitava a non andare a votare. Per questo raggiungere il quorum assumerebbe un significato politico forte”.
Prodi non vuole parlare di “spallata” al Governo, e alza una mano per indicare di non andare oltre con i ragionamenti e le domande, ma è chiaro che ormai la partita non è più solo sul nucleare e sull’acqua. I temi sono diventati il banco di prova di una sensibilità politica.
Anche il sindaco Virginio Merola, già al voto alle 9 di ieri mattina in via Muratori, era ottimista e anche un po’ incredulo di fronte alla piccola fila del seggio a fianco al suo. “Oggi è una bella giornata, ce la possiamo fare – dice guardando le persone che aspettano di votare – certo che la fila non me l’aspettavo, magari sono persone che si vogliono sbrigare presto per poi partire”. Una prudenza tutta scaramantica perché, percentuali alla mano, sembra che in molti abbiano seguito, come Merola, le indicazioni del segretario Pd Pier Luigi Bersani. Andare a votare presto, per incoraggiare anche gli altri nella rincorsa al quorum.
(13 giugno 2011)