A Prodi la massima riconoscenza accademica della più antica università del mondo
il massimo riconoscimento accademico
Ateneo, il Sigillum Magnum a Prodi, Kohl e Juncker
L’Alma Mater celebra i padri dell’euro: il 13 marzo la consegna
Articolo di Marina Amaduzzi su Il Corriere della Sera edizione di Bologna del 21 febbraio 2012
BOLOGNA – L’Alma Mater celebra i padri dell’euro. La più antica università del mondo rende omaggio alle personalità politiche che hanno dato vita alla valuta unica europea, proprio nel momento in cui viene messa in discussione dagli effetti della crisi. Il 13 marzo l’Ateneo consegna il Sigillum Magnum, la massima riconoscenza accademica rivolta alle personalità che si sono distinte nel campo della cultura, della politica, delle scienze, a Romano Prodi, Jean-Claude Juncker ed Helmut Kohl. Nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Di Prodi, già premier del governo italiano e presidente della Commissione europea dal ’99 al 2004, si conosce l’indefessa attività a sostegno dell’Europa unita e dell’euro. Juncker, primo ministro del Lussemburgo, è dal 2005 presidente dell’Eurogruppo (che unisce i Paesi che hanno adottato l’euro), con un ruolo di grande rilevanza durante la crisi della zona euro di questi mesi. L’ex cancelliere tedesco Kohl, 82 anni, autore della riunificazione e dell’integrazione europea, non potrà tuttavia essere presente di persona per motivi di salute alla cerimonia che si terrà nell’aula absidale di Santa Lucia.
È dunque un affondo nel campo internazionale al massimo livello quello del rettore Ivano Dionigi nell’assegnazione di questi Sigilli. Anche se l’Alma Mater ha già premiato in passato lo slancio europeista di personalità quali Jacques Delors, presidente della Commissione europea per dieci anni, e Simone Veil, accademica di Francia e già presidente del Parlamento europeo, che ricevettero il Sigillo d’Ateneo rispettivamente nel 2002 e nel 2009. Tra Romano Prodi e l’Ateneo esiste poi un legame che travalica il fatto che il primo sia stato uno dei suoi più illustri docenti.
Il presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli è stato infatti delegato di recente dal rettore nella firma di un accordo importante con la Nankai University di Tianjin, uno dei dieci migliori atenei della Cina, per lo scambio di studenti e docenti e la creazione di progetti collaborativi nel campo della didattica e della ricerca. Prodi sarà poi protagonista giovedì pomeriggio (ore 17) nell’aula absidale di Santa Lucia di un dialogo con l’ambasciatore cinese Ding Wei, il secondo della serie che lo vede appunto a confronto con gli ambasciatori dei grandi Paesi (il primo è stato il Brasile). Sono previsti anche interventi dell’assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli e del presidente di Unindustria Alberto Vacchi, le due istituzioni che partecipano al Collegio di Cina, l’associazione presieduta da Roberto Grandi che non solo orienta gli studenti cinesi che decidono di studiare a Bologna ma favorisce anche la promozione di collaborazioni e rapporti economici tra imprese del nostro territorio e cinesi.
Torniamo però al Sigillum Magnum del 13 marzo, una giornata per riaffermare la centralità dell’Europa e l’importanza dell’euro come moneta unica, nonostante i diversi scossoni causati dalla crisi della Grecia e non solo. E non è un caso che proprio l’Alma Mater si faccia interprete nel riaffermare questi principi, data la sua appartenenza all’Europaeum, un consorzio tra le università di Oxford, Leiden, Bonn, Bologna, Parigi-Sorbona, Ginevra e Praga. Obiettivo è la cooperazione tra questi prestigiosi atenei nella costruzione di un comune background per la classe dirigente europea del futuro. Il Sigillum Magnum dello Studio bolognese fu realizzato nel 1888. Tra gli ultimi ad averlo ricevuto ci sono il poeta Tonino Guerra e l’imprenditrice-benefattrice Isabella Seragnoli.