Pensare all’Ucraina come ad un ponte commerciale tra Europa ed ex URSS
Prodi: gli accordi dell’Ucraina con Ue e Russia non sono incompatibili. L’ex presidente del Consiglio italiano al Valdai Club
(TMNews) – Valdai, 18 settembre – L’accordo con l’Ue che l’Ucraina dovrebbe firmare a novembre e che comprende un patto di libero scambio non è incompatibile nel lungo periodo con l’Unione doganale promossa da Mosca e che per ora riunisce Russia, Kazakistan e Bielorussia. Ne è convinto Romano Prodi, che dal Valdai Club – forum di dibattito internazionale organizzato da Ria Novosti, a cui TMNews partecipa – suggerisce di vedere l’avvicinamento economico di Kiev all’Ue non come una rottura definitiva con il suo passato sovietico, ma come una possibilità, sia per l’Europa, che per la Russia.
“L’accordo di associazione non è incompatibile con l’Unione doganale. Ovvero: lo è al momento, ma ho consultato esperti in merito e tutti concordano nel dire che con qualche emendamento queste due intese possono coesistere“, ha spiegato l’ex presidente della Commissione Europea ed ex presidente del Consiglio italiano, arrivato ieri sera al decimo meeting del Valdai Club, dove domani parteciperà a un dibattito con il presidente russo Vladimir Putin. “Perché restare nell’Ottica della contrapposizione, se possiamo invece pensare all’Ucraina come a un ponte” commerciale tra Ue e spazio ex sovietico.
La prospettiva dell’imminente firma dell’Accordo di associazione con l’Ue crea non pochi malumori in Russia, dove da settimane si fanno pressioni su Kiev, prospettando un aut-aut tra Europa e Unione doganale. Ma anche a Bruxelles si sottolinea come i due patti commerciali siano alternativi e non complementari. “Allo stato attuale delle cose lo sono – osserva Prodi – ma non serve molto per cambiare il quadro“.