Ricordo di Enrico Micheli, un esempio di rigore per tutti

A un mese dalla scomparsa
Ricordo di Enrico Micheli, un esempio di rigore per tutti

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 22 febbraio 2011

E’passato un mese dalla morte di Enrico Micheli e il ricordo del suo esempio si fa sempre più forte. Enrico Micheli è una delle persone di cui Roma e l`Italia debbono andare orgogliose. La sua carriera lo ha portato in posizioni di massima responsabilità nella vita economica e politica dei nostro paese.

Ha cominciato la sua attività nell`Alitalia e poi nell`IRI dove, nel 1993, è arrivato a ricoprire la carica di Direttore Generale. E` stato poi Deputato al Parlamento nel Collegio di Temi, Ministro dei lavori Pubblici e due volte Sottosegretario alla Presidenza dei Consiglio.

Una lunga vita di pesanti responsabilità che Micheli ha sempre  accompagnato ed ingentilito con una straordinaria attività di lettore e di scrittore a cui egli guardava con una  maggiore passione di quanto non  guardasse alle proprie posizioni di  potere. Un`attività culturale che gli  ha sempre permesso di mantenere una provvidenziale distanza rispetto agli avvenimenti di cui egli stesso era protagonista.

Era infatti consolante, anche durante le più dure polemiche politiche o nelle lunghe maratone notturne di preparazione delle leggi finanziarie, vedere che c`era qualcuno che osservava gli avvenimenti del presente con il lungo sguardo della storia e con il senso della misura che nasceva dal confronto di quanto era avvenuto decenni o secoli prima.

Era questo senso del confronto e delle proporzioni che ha permesso a Micheli di essere un ferreo difensore dell`autorità dello Stato e, nello stesso tempo, un nemico inflessibile degli sprechi del denaro pubblico.

Solo in difesa di questi principi l`ho visto perdere la calma fino a sbattere la porta in faccia a chi cercava di violare le regole di disciplina e di austerità che egli stesso aveva contribuito ad imporre.

Un pensiero in grande e un rigore quasi ossessivo nell`esercizio del potere: caratteristiche che raramente si congiungono in chi fa politica ma che costituiscono il fondamento di ogni buon governo.

Non voglio però ricordare Enrico Micheli solo per il contributo intellettuale e l`esempio di rigore che ha portato nella  politica italiana. Credo che egli debba anche essere riconosciuto come un componente essenziale di una squadra di dirigenti industriali che ha modernizzato il nostro paese e di cui, col passare degli anni, sempre di più emergono le qualità e i meriti.

Tutti sappiamo quali fossero le difficoltà e i limiti del nostro paese e come fossero gravosi i compiti imposti all`IRI per colmare le enormi lacune esistenti  nel nostro sistema produttivo soprattutto per quanto riguardava i problemi dell`occupazione e del Mezzogiorno.

Portare questi gravosi pesi e modernizzare nello stesso tempo il sistema produttivo italiano era una sfida che solo una dirigenza di alto profilo internazionale poteva portare avanti.
E di questa squadra Micheli è stato per molti anni il leader ed è a questa squadra che hanno attinto e tuttora attingono le imprese italiane quando si trovano davanti alle sfide più difficili.

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Dati dell'intervento

Data
Categoria
febbraio 22, 2011
Italia