Allo Stato la responsabilità di incentivare Welfare, Internet e economia verde
La coesione sociale non può essere costruita dall’alto o dal basso
Per Romano Prodi lo Stato ha la responsabilità di incentivare settori innovativi, Internet, le cure anticancro, l’economia verde. Dialogo con il premio nobel Eric Maskin
Articolo su La Gazzetta di Reggio del 5 giugno 2015
REGGIO EMILIA. Si è tenuta a Reggio Emilia, presso il Centro Internazionale ‘Loris Malaguzzi’ la conferenza di apertura di Social Cohesion Days, primo forum internazionale sulla Coesione Sociale che si concluderà sabato 6 giugno 2015. Alla conferenza di apertura, dal titolo ‘L’importanza delle politiche di coeesione sociale per promuovere una crescita intelligente, sostenibile, equa” hanno portato il loro saluto Carla Rinaldi, presidente della Fondazione ‘Reggio Children’, Luca Vecchi -Sindaco di Reggio Emilia- e Raul Cavalli, portavoce di Social Cohesion Days.
Intervista a R. Prodi durante i Social cohesion days dal 4 al 6 giugno a Reggio Emilia from Romano Prodi on Vimeo.
La conferenza è proseguita con il dialogo ‘Il tempo delle scelte‘ tra l’economista Eric Maskin e il professor Romano Prodi. Di seguito alcuni passaggi del dialogo.
Eric Maskin: Uno dei miei interessi da economista è quello tra globalizzazione e ineguaglianza. C’è un grande periodo di globalizzazione. Cina e India sono cresciute enormemente grazie alla globalizzazione, ma la globalizzazione ha anche un lato oscuro, l’ineguaglianza. Disegnare un computer negli Stati Uniti, programmarlo in Europa e assemblarlo in Cina potrebbe generare disuguaglianze. La chiave per fare qualcosa contro l’inuguaglianza è fare il possibile perché le persone possano condividere i benefits della globalizzazione.
Romano Prodi: “Quando ho cominciato i miei studi economici il sistema di welfare europeo era considerato il modello più importante. Oggi non è più così. Qual è l’adattamento che dobbiamo fare? Il mondo va verso un progressivo abbandono del welfare o c’è ancora uno spazio economico per una convergenza? Il Brasile ha messo come condizione per l’impegno statuale l’obbligo scolastico e di vaccinazione per i minori. Nei paesi progrediti dobbiamo abbandonare questi obiettivi o possono essere ancora fattori di crescita?”.
Eric Maskin: “L’Europa sta passando un periodo molto difficile negli ultimi anni con una crisi profonda del sistema di welfare. L’austerità coinvolge profondamente le persone che hanno più bisogno. La recessione continua perché le persone non possono fare affidamento sui beni. I governi devono incrementare la spesa, non abbassarla. Il piano di Obama da 800 miliardi di dollari per stimolare l’economia è stato un successo”.
Romano Prodi: “Grande responsabilità, quindi, non solo del mercato ma anche dello stato. Questo lo giudico indispensabile per portare avanti alcuni settori innovativi. Internet, per esempio, è nato dalla spesa pubblica. Così come le medicine anticancro dovrebbero essere finanziate dalla spesa pubblica. Così come l’economia verde, con incentivi statali. Siamo di fronte a una serie di obiettivi in cui il rapporto fra mercato e intervento dei governi assume un ruolo nuovo. L’autorità dei governi deve essere affiancata da Fondo Monetario Internazionale e World Bank. Qui abbiamo delle rotture fortissime perché la WB ha visto nascere un concorrente enorme: la Banca asiatica per gli investimenti e le infrastrutture. Un fatto nuovo questa concorrenza, prodotta con rapidità, a cui hanno aderito tutti i grandi paesi europei, a compinciare dalla Gran Bretagna che di solito non fa nulla che non venga dagli USA. Mi chiedo se questo doni maggiore o minore sensibilità ai problemi di crescita mondiali. In questo momento nel mondo ci sono 250 milioni di persone che vivono in paesi in cui non sono nate. Ciò porterà a un mondo più unito o più diviso?”.
Eric Maskin: “Sono ottimista. Ogni cambiamento tecnologico, sociale è rivoluzionario. La competizione non è necessaria”.
Il programma di Social Cohesion Days prosegue anche domani, giornata che vede tra gli altri la presenza di Tito Boeri, economista, presidente di Inps e di Bertram Niessen, docente di sociologia dei New Media all’Università Statale di Milano. Informazioni socialcohesiondays.com