Dare alle banche i mezzi necessari per uscire dalla crisi
Italia, Prodi: per ripresa dare a banche mezzi sufficienti
(Reuters) Milano – 4 dicembre 2013 – Le banche sono il perno finanziario del sistema economico italiano. Per questo, se si vuole che l’Italia esca dalla crisi, occorre fornire al sistema creditizio nazionale i mezzi necessari.
A spezzare una lancia in favore delle banche italiane, criticate da molti per la persistente riduzione dei prestiti alle imprese, è Romano Prodi.
Perché sostengano il sistema economico “bisogna dare alle banche le energie e i mezzi sufficienti“, ha detto Prodi, mandando un indiretto messaggio al governo e ricordando che l’85% del finanziamento delle imprese fa capo agli istituti di credito.
Secondo l’ex-premier, da sempre economista industriale, in Italia, dopo le occasioni perdute, continua a porsi il tema delle acquisizioni. “E il ruolo delle banche è centrale. Altrimenti si perdono a una a una le industrie. Avevamo nove delle prime 50 imprese europee, oggi ne abbiamo due”, ha commentato, intervenendo alla presentazione del saggio ”La sfida internazionale della Comit”.
“Un paese come l’Italia è sempre cresciuto con l’idea che siamo deboli e piccoli, che non siamo a livello. Io sono invece convinto che siamo a livello degli altri paesi, ma se non ci misuriamo con il mondo dove andremo a finire?”, ha detto l’ex-presidente della Commissione europea.
Secondo Prodi l’Italia deve superare “un complesso di inferiorità verso le grandi strutture” e per questo “o riconosciamo il ruolo delle banche o lasciamo perdere”.
Oggi “con le banche in difficoltà, non basta dire che il peso dell’aggiustamento deve essere sulle banche e non sui cittadini”, ha aggiunto con riferimento agli ultimi provvedimenti del governo.
Nel tratteggiare i ritardi dell’Italia Prodi si è soffermato sul ruolo di Enrico Cuccia.
La Mediobanca di Enrico Cuccia “ha messo l’Italia nel freezer e nel freezer il cibo si conserva bene ma non si moltiplica”, ha spiegato, aggiungendo di credere che “la sparizione della grande industria italiana debba molto a questo congelamento”.
E di fronte alla recente abolizione dei patti di sindacato, pilastro delle strategie di Cuccia, in molte aziende italiane l’ex-presidente Iri ha parlato di decisione presa “con 20 anni di ritardo”.
(Luca Trogni)
Prodi, così Mediobanca ha distrutto la grande impresa italiana
(Diario del Lavoro) 4 dicembre 2013 – Mediobanca ha congelato il sistema, ed è per questo responsabile della sparizione delle grandi industrie italiane. Questa, in sintesi, l’accusa che Romano Prodi rivolge all’istituto di Piazzetta Cuccia. Parlando a Milano, a margine della presentazione di un libro sulla Comit, l’ex premier ha affermato: “Mediobanca ha difeso il sistema mettendo le cose in freezer, ma questo ha reso il paese immobile, proprio nel momento in cui si distribuivano le carte per il futuro cambiamento”.
Un giudizio complessivo, precisa Prodi, si potrà avere solo tra qualche tempo ma già oggi è possibile affermare che “la sparizione delle grandi industrie italiane deve molto a questo congelamento”.
La prova? Eccola: in un passato non troppo lontano “avevamo 9 delle prime 50 grandi imprese europee. Oggi ne abbiamo soltanto due”, sottolinea Prodi.
Quanto al rilancio dell’Italia, secondo Prodi oggi la strada da battere è chiara: “se l’85% del paese dipende dal sistema bancario, significa che qui è più importante che altrove. Se è così il processo di ripresa passa attraverso gli istituti di credito. Occorre dunque una politica coerente, che dia alle banche energie e mezzi”.
Ue: Prodi, venti antieuropei fanno morire dal ridere
(Il Sole Radiocor) – Milano, 04 dicembre – “L’idea che si possa andare avanti da soli in un mondo come quello di oggi fa morire dal ridere e non sta nè in cielo ne’ in terra”. Lo ha affermato l’ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, a margine della presentazione del libro “La sfida internazionale della Comit” rispondendo a chi gli chiedeva dei venti antieuropei in Europa. “Tutti pensano di trovare soluzioni miracolistiche – ha aggiunto – mentre la realtà è che abbiamo di fronte colossi come Stati Uniti e Cina di fronte a cui solo l’Europa può reggere, noi da soli no”.
Mau- (RADIOCOR)
”Gli interessi dei singoli paesi sono tornati fuori in modo terribile. Questa non e’ piu’ l’Europa della solidarieta’ ma un’Europa intergovernativa”
(ASCA) – Milano, 4 dicembre – Questa l’analisi di Romano Prodi, ex presidente della Commissione Ue ed ex premier italiano, sullo ‘stato di salute’ dell’Unione europea.
Secondo il professore, intervenuto a Milano alla presentazione di un libro sulla Comit, ”questo modo di sostenere gli interessi dei paesi periferici pone un problema serio”. La strada da seguire, per Prodi, è quella delle ”politiche di coordinamento” perchè ”l’Europa si regge solo sulla solidarietà ma la solidarietà si crea solo se c’è vero equilibrio tra gli Stati membri”.
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Ue: Prodi, Italia avanti da sola? Fa morire dal ridere
(ASCA) – Milano, 4 dicembre – ”L’idea che si possa andare avanti da soli in un modo come quello di oggi fa morire dal ridere e non sta nè in cielo nè in terra”. Questo il parere dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, sui venti anti-europeisti che soffiano su parte dell’opinione pubblica italiana, a partire dal M5S che propone un referendum anti-euro.
Secondo il professore, che oggi partecipa a Milano alla presentazione di un libro dedicato alla storia della Comit, ”tutti pensano di trovare situazioni miracolistiche, mentre la realta’ e’ che abbiamo di fronte colossi come Cina e India. Di fronte a questi colossi, solo l’Europa puo’ reggere. Noi no”.
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Pd: Prodi, per primarie non mi faccio tirare per la giacca
(ASCA) – Milano, 4 dicembre – Romano Prodi ribadisce la propria intenzione di non votare alle primarie del Pd in programma domenica: ”Non voglio farmi tirare per la giacca da nessuno e voglio lasciare la massima liberta’ di voto”, ha chiarito l’ex premier parlando a margine della presentazione di un libro dedicato alla Comit.
Dal professore anche una valutazione sullo ‘stato di salute’ del Pd: ”Nonostante tutte le difficoltà del momento, è l’unico vero partito in Italia”.
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