Il voto non ha detto “viva il PD”, ma che il popolo non si riconosce più in questo governo
Prodi: “Governo scollegato dal Paese ma il voto non ha detto ‘Viva il Pd'”
Il messaggio dell’ex presidente del consiglio all’incontro bolognese del gruppo “Insieme per il Pd”
Articolo su La Repubblica di Bologna del 20 giugno 2011
Il governo è “completamente fuori linea rispetto al paese“. Ma non bisogna farsi illusione e cominciare a festeggiare, perché la strada del cambiamento sarà ancora lunga. E’ questa la lezione che per Romano Prodi bisogna trarre dal referendum.
L’ex presidente del Consiglio ne ha parlato nel videomessaggio inviato domenica a Bologna all’incontro del gruppo “Insieme per il Pd“, all’Arena del Sole, dal titolo “Voltiamo pagina, insieme”.
Per Prodi, “le elezioni comunali, ma ancor più il referendum, hanno cominciato a far capire che c’è un’aspirazione popolare che è completamente diversa dalla politica del Governo. Intendiamoci – ha precisato subito dopo – il referendum mica ha detto ‘evviva il Pd’. Ha semplicemente detto che questo governo non batte i tasti che sono i tasti della nostra musica. E’ completamente fuori linea rispetto al paese. E questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per il cambiamento”.
“Non avere il senso della legalità ci isola dal mondo”. E’ questo uno dei maggiori difetti dell’Italia, secondo Prodi. Un problema “storico, ma che si è accentuato recentemente. E quando un pezzo di paese è isolato dal mondo, la diffidenza arriva e lo comprende tutto. Non è che l’investitore americano o cinese abbia letto il rapporto del Censis che dice che l’Italia è fatta a macchie di leopardo”, con parti dove la legalità è rispettata e altre no, ha spiegato. Per il Professore, invece, “si dà il senso che sia un paese in cui la maestà della legge non impera. Quindi la legge non è sovrana”. Questo, ha auspicato Prodi, “va rovesciato: non solo per i problemi di giustizia, ma per la necessità che questo rovesciamento prepara il nostro futuro”.