L’eccellenza dell’Emilia-Romagna le permette di superare le altre regioni italiane e straniere
Attività produttive, al via il percorso per il Piano 2012-14
Tra settembre e dicembre incontri di ascolto e confronto con la comunità economica e sociale dell’Emilia-Romagna
Articolo sul portale della Regione Emilia Romagna del 28 luglio 2011
Sono partiti ufficialmente, con l’iniziativa della Regione che ha visto la partecipazione di Romano Prodi intervistato dall’editorialista Giampiero Gramaglia, i lavori per la realizzazione del nuovo Piano triennale delle attività produttive 2012-2014.
On line il video integrale dell’evento e l’intervista all’assessore Muzzarelli.
Con una intervista – realizzata da Giampiero Gramaglia – a Romano Prodi, la Regione ha avviato il ciclo di incontri di ascolto e confronto con la comunità economica e sociale dell’Emilia-Romagna che porterà, entro l’anno, alla proposta del nuovo piano delle attività produttive e della ricerca. Un percorso che, come quello della Casa dell’Energia, aprirà le porte e le finestre a tutte le idee e a tutti gli attori.
L’appuntamento – a cui hanno partecipato i rappresentanti di enti locali, delle forze economiche e sociali ed esponenti del mondo della ricerca e dell’Università – è stata l’occasione per affrontare i temi dello sviluppo economico e della qualità della vita, con un’attenzione ai nuovi scenari mondiali.
“Abbiamo pensato – ha sottolineato l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli aprendo i lavori dell’iniziativa – di avviare questo percorso di confronto guardando lontano nello spazio per capire dove vanno e cosa fanno gli altri, e lontano nel tempo, per immaginare il nostro futuro. Insieme a questo dobbiamo agire come sistema Emilia-Romagna perché abbiamo bisogno di partecipazione e di consenso. Il nostro orizzonte è la strategia Europa 2020, il nostro navigatore nella burrasca della crisi e oltre, nelle acque che speriamo tornino presto calme e favorevoli, è il Piano territoriale regionale. Lì abbiamo scritto le parole d’ordine che ci guidano: società ed economia della conoscenza, green economy e welfare”.
Tra gli obiettivi della Regione quello di scommettere ancora sul valore aggiunto del made in Italy, che “significa – ha aggiunto Muzzarelli – creatività, originalità, flessibilità e adattabilità, personalizzazione e bellezza. L’Emilia-Romagna è un ‘brand’ che dobbiamo sostenere e promuovere aggregando le forze dei singoli territori, coordinando le azioni, curando e valorizzando le nostre eccellenze. L’internazionalizzazione è la vera, nuova dimensione del nostro operare. Possiamo subirla, e perdere capitali, intelligenze e lavoro; oppure possiamo starci dentro con gli occhi aperti e le idee chiare, per attrarre capitali e talenti, per presidiare nuovi mercati, per rendere ancor più riconoscibile e riconosciuto il brand Emilia-Romagna”.
Durante la presentazione, l’assessore Muzzarelli ha anche richiamato alcuni aspetti del secondo Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013 evidenziando che “occorre cambiare il modello energetico. Con case, ospedali e scuole al riparo dai black-out di energia. Con il recupero di elettricità e calore nelle imprese ma anche la produzione diffusa da fonti rinnovabili. Inoltre sarà fondamentale lo sviluppo delle filiere regionali e nazionali delle tecnologie per il risparmio energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili”.
Il percorso
I prossimi appuntamenti del percorso che porterà alla realizzazione del Piano riguarderanno: ‘Lo scenario macroeconomico del prossimo triennio’ (30 settembre); i ‘Mutamenti strutturali, filiere produttive e servizi’ ovvero alimentare, moda, salute, abitare, meccanica, green economy e servizi (6-8 ottobre); ‘Il comparto dei servizi e la produzione’ come Ict e design, servizi finanziari, consulenza e formazione, progettazione, ricerca e sviluppo, controllo di gestione (14 ottobre). Inoltre, tra novembre e dicembre, si svolgeranno anche appuntamenti sul tema delle ‘leve per la competitività d’impresa e le politiche pubbliche’ in relazione alla ricerca industriale e al nuovo PRIITT–infrastrutture, alla innovazione, alle reti, alle dinamiche imprenditoriali, alla internazionalizzazione, alla semplificazione e responsabilità sociale d’impresa, all’accesso al credito, capitalizzazione e strumenti finanziari innovativi, alle Infrastrutture per lo sviluppo nonché all’attrattività territoriale.
Il video integrale dell’iniziativa