Problemi? Con Bersani siamo amici da sempre
Prodi e i 101 traditori: “Mai problemi con Pier Luigi Bersani”
Intervista di Rita Bartolomei a Romano prodi sul Quotidiano Nazionale del 8 gennaio 2013
L’ex premier: “Ma che amarezza quel giorno, risponderanno le coscienze. La politica è un luogo di tensioni ma a volte prevale l’affetto: appena posso andrò a trovare Bersani”
Parma, 8 gennaio 2014 – Presidente Romano Prodi, lei ha subito incoraggiato Pier Luigi Bersani con «un grande abbraccio», scritto con il punto esclamativo. Vede una relazione tra lo stress dell’ultimo anno e quel che gli è successo?
«Non sono né un medico né uno psicologo per dirlo. Sono solo contento che l’aneurisma non abbia lasciato la minima traccia su Pier Luigi. Ho parlato al telefono con la moglie. Appena sarà opportuno andrò a trovarlo. Ho proprio solo il desiderio di vedere come sta».
Nell’anno terribile dell’ex segretario c’è un picco, il tradimento dei 101. Hanno affossato Prodi per abbattere anche Bersani, si è detto e scritto. Quella svolta è rimasta fissa nell’immaginario degli italiani. L’altro pomeriggio hanno fermato persino Renzi, all’autogrill di Modena, e gli hanno chiesto: trovali…
«Ma per me è una vicenda chiusa. Che non mi ha lasciato nessuna tensione, nessun problema».
Eppure il passaggio è stato brutale. Non prova neanche amarezza?
«Amarezza sì, è ovvio… Poi, ci penserà la coscienza di chi l’ha fatto. La cosa sicura è che tra me e Pier Luigi non ci sono problemi. Un mese fa abbiamo passato assieme un’ora serena. E abbiamo riso molto».
Lei e Bersani, una lunga amicizia. Da quanto tempo vi conoscete?
Un accenno di risata al telefono: «Praticamente da sempre. Da quando era presidente della Regione. Gli chiesi di fare il ministro perché lo stimavo. Era il ’96».
In questi giorni le manifestazioni d’affetto per Bersani sono state trasversali e imponenti. Secondo lei hanno impensierito qualcuno?
«La politica è un luogo di tensioni, ma anche di affezione. Quando capitano problemi di questo genere sono le affezioni a prevalere. Bersani è persona deliziosa con cui scambiare opinioni. È senz’angoli e senza giri di parole. E, quando arriva la disgrazia, sono le cose positive a emergere. Questa manifestazione d’affetto era del tutto scontata. Qui il ruolo politico non c’entra».