Chi ha tentato di infangare Prodi è “personaggio sistematicamente dedito alla menzogna e al raggiro”
TELEKOM SERBIA: TRIBUNALE,MARINI DEDITO A MENZOGNE E RAGGIRI
DEPOSITATE MOTIVAZIONI SENTENZA, NESSUNA PROVA DI CORRUZIONE
(ANSA) – ROMA, 13 FEB – ‘L’ipotesi che l’operazione Telekom Serbia sia stata accompagnata da fatti di corruzione e da falsificazione di bilanci non ha trovato ne’ prove ne’ indizi a sostegno. E cosi’ le prove assunte nel corso del dibattimento non hanno fatto altro che confermare la mendacita’ di Marini‘.
E’ quanto si legge nelle motivazioni con cui la V sezione del Tribunale di Roma ha condannato il consulente finanziario Igor Marini a dieci anni di reclusione e l’uomo d’affari Maurizio De Simone a quattro anni e sei mesi. L’inchiesta fu avviata nel 2003 quando Marini accuso’ alcuni esponenti politici del centrosinistra di aver intascato tangenti, frutto di traffici illeciti legati all’operazione che porto’ Telecom Italia ad acquisire una quota di Telekom Serbia.
Secondo il tribunale, Marini era un personaggio ‘sistematicamente dedito alla menzogna e al raggiro anche in rapporti interpersonali’ ed ‘una semplice indagine avrebbe consentito di accertare che era avvezzo a dire bugie in ogni situazione, anche quando non vi era alcun motivo per farlo’.
Il collegio, in sede di sentenza, aveva anche disposto che siano liquidati 100mila euro a Francesco Rutelli, Donatella e Lamberto Dini, Walter Veltroni, Piero Fassino e Clemente Mastella mentre 150mila euro e’ la somma destinata a Romano Prodi, all’epoca dei fatti presidente del consiglio. Il consulente finanziario era gia’ stato condannato a 5 anni per la calunnia ai danni di un magistrato romano.
La lettura delle motivazioni conferma che l’unico politico ad aver indirettamente beneficiato di una parte del denaro pagato da Telecom Italia per l’operazione non e’ del centrosinistra: ‘E’ paradossale – si legge nelle 87 pagine delle motivazione – che mentre Marini ha menzionato tra i destinatari delle tangenti solo esponenti della coalizione di centro-sinistra dell’epoca, l’unico politico ad aver indirettamente beneficiato di una parte del denaro apparteneva e appartiene all’opposto schieramento. Il compenso dovuto al mediatore, infatti, era stato trasferito su un conto a lui intestato presso una banca di San Marino e una parte di esso era stata versata’ a favore della ‘societa’ Edizioni di Roma, amministrata dall’onorevole Italo Bocchino’.
Riferendosi all’operazione finanziaria che ha portato nel 1997 Telecom Italia ad acquisire una quota di Telekom Serbia il tribunale osserva ‘come non fosse plausibile sostenere da parte di Marini che ai politici italiani erano stati pagati complessivamente 893milioni di dollari a titolo di tangente e cioe’ una somma maggiore del prezzo pagato da Telecom per acquisire il 29 per cento della compagnia serba’.(ANSA).
Y13-RO 13-FEB-12 16:23