Estremamente pesante il rinvio delle nomine: l’Europa inizierà a funzionare solo in autunno
Prodi: “Non si può andare avanti con il potere suppletivo della Bce”
Articolo su La Repubblica del 17 luglio 2014
L’ex premier: “Avere come motore trainante un organo non democratico pone problemi”
BOLOGNA – “Avere come motore trainante un organo non democratico pone dei problemi. Non si può andare avanti col potere suppletivo della Bce all’infinito”. Lo ha detto Romano Prodi presentando a Bologna il libro di Alessandro Barbera e Stefano Feltri “La lunga notte dell’euro“, riferendosi al ruolo di governance che ha assunto, negli ultimi anni, la Banca centrale europea. “La Bce – ha detto in un secondo passaggio – non può essere il centralino della Ue, forse un telefono portatile”.
“Quando ho sentito di un rinvio per le nomine pensavo fosse di una settimana. Il rinvio alla fine di agosto è un rinvio estremamente pesante. E soprattutto lo è per il semestre italiano. Queste faticose nomine richiedono un sacco di tempo. Il semestre italiano avrà istituzioni complete solo nell’ultima parte” ha detto poi il Professore, riguardo alle polemiche degli ultimi giorni sulla designazione della Mogherini a “ministro degli Esteri dell’Ue.
L’ex premier ha ricostruito le tempistiche che segneranno i prossimi mesi a Bruxelles. Dopo la nomina dell’Alto rappresentante, infatti, gli Stati indicheranno i loro Commissari “ma questi dovranno passare il vaglio del Parlamento. E due o tre li boccerà. Poi ci sarà il riesame. Ci saranno istituzioni funzionanti solo in autunno. Il semestre italiano porterà a un vertice a fine ottobre, perchè prima si potrà fare poca roba. Sarà un semestre con una lunga preparazione e un brevissimo momento delle decisioni”.