La Libia ha bisogno di una tregua e di una autorità che la garantisca
Libia, Prodi: auspico sforzo su governo vada avanti con successo
C’è bisogno di lungo periodo di tregua e autorità che la garantisca
Bologna, 19 gen. (askanews) – Il percorso per la costituzione del nuovo governo libico da parte del consiglio presidenziale libico “è difficile”, ma l’auspicio di Romano Prodi è che “lo sforzo vada avanti e abbia successo” perché “c’è bisogno di un lungo periodo di tregua” e che “un’autorità la garantisca“.
“Sono molto preoccupato perché è difficile formare il nuovo governo – ha detto Prodi a margine della presentazione di un libro nella sede di Unicredit Bologna, commentando le notizie dalla Libia -. Mi auguro che lo sforzo vada avanti e abbia successo perché c’è bisogno per lo meno di un lungo periodo di tregua e di un’autorità nel paese che la garantisca”.
“Le ultime notizie – ha aggiunto l’ex premier – non sono molto confortanti tuttavia si continua a negoziare e finché ci si parla è molto meglio di quando ci si spara“.
Impresa: Prodi, Italia agganci nuova rivoluzione industriale
(ANSA) – BOLOGNA, 19 GEN – Sta arrivando “una nuova rivoluzione industriale in tutto il mondo” ma “l’Europa e’ abbastanza fuori” da un treno che invece bisogna prendere e “l’Italia bisogna che sia almeno un vagone“. Parola di Romano Prodi, alla presentazione del libro di Franco Mosconi ‘La nuova politica industriale tra UE, Stati-Nazione, Regioni d’Europa‘ a Bologna.
Per Prodi la nuova rivoluzione si concentra “soprattutto in California, un po’ in Giappone, in qualche pezzo della Germania“. Per agganciarla, “la formazione e la ricerca sono un tassello importantissimo. Nel caso dell’Italia – ha concluso – occorre anche una ricerca legata alle grandi imprese internazionali, al governo italiano e ad altri governi. Abbiamo una dimensione quantitativa della ricerca troppo scarsa per andare al vertice dell’innovazione”. (ANSA).
Confindustria, Prodi: Vacchi persona d’onore, non è derby emiliano
Positivo che due attuali concorrenti dirigano direttamente imprese
Bologna, 19 gen. (askanews) – La candidatura alla guida di Confindustria di Alberto Vacchi è molto positiva, perché è una persona “d’onore” e “direttamente responsabile di un’impresa”, come l’altro concorrente Fabio Storchi. Per Romano Prodi, però, per la successione di Giorgio Squinzi all’associazione degli industriali “non sarà un derby solo emiliano”.
“Vacchi è uomo d’onore, come si dice – ha detto Prodi a margine della presentazione di un libro nella sede di Unicredit a Bologna, commentando la candidatura del presidente di Unindustria Bologna -. E’ una scelta personale, cercherò di parlare con lui, e con tutti coloro che stanno riflettendo su questo tema”. Del resto, ha ricordato il professore, “Confindustria in Italia è molto importante. In altri Paesi è un’organizzazione meno influente, ma per tradizione in Italia e in Germania, proprio per il tipo di industria, è un elemento di direzione forte dell’economia”.
“Il fatto che i concorrenti siano persone direttamente responsabili di un’impresa, come Vacchi e come Storchi – ha proseguito l’ex premier – diventa una cosa interessante, mi sembra utile. Non voglio entrare nei problemi interni alla Confindustria. Non lo so se ci sono candidati di altre regioni. Non è certo un derby emiliano nel senso che sia l’Emilia a decidere. L’industria ha come prima regione la Lombardia, poi ci sono Piemonte, Veneto ed Emilia, Lazio, ci sono tante rappresentanze”.