La sfida agli euroscettici ci obbligherà ad uscire dalla stasi ed a riavviare il grande progetto europeo
State of the union, Prodi: “Italiani delusi per colpe che l’Ue non ha”
Rai News del 7 maggio 2014
L’intervento alla conferenza dell’Eui. L’ex presidente della Commissione alla tre giorni a Fiesole: “Convintissimo che questa nuova sfida ai cosidetti euroscettici o antieuropei sarà molto importante perché obbligherà finalmente ad uscire da una stasi”. Sulla politica estera: “Avessimo preso le decisioni da prendere sull’Ucraina, non ci sarebbe un gioco tra Stati Uniti e Russia”
Fiesole (Firenze) 07 maggio 2014 – L’euroscetticismo, il voto di fine maggio, il futuro dell’Europa. Ne parla Romano Prodi a Fiesole alla “State of The Union“, una conferenza in cui esperti si confrontano sull’Unione: una tre giorni che culminerà, venerdì 9, col dibattito tra quattro dei candidati alla presidenza della Commissione europea, in diretta streaming nel sito di Rainews.
Le elezioni e l’euroscetticismo
Il professore ed ex presidente della Commissione si dice “convintissimo che anche questa nuova sfida ai cosidetti euroscettici o antieuropei sarà molto importante. Obbligherà finalmente ad uscire da una stasi, con questo grande progetto europeo che negli ultimi anni ha faticato ad avanzare”. Un voto, quello di fine maggio che per Prodi sarà “importante”: “È la prima volta che si parla di cose europee. Di solito nelle elezioni europee si parla di cose nazionali. È un bel confronto, ci sono idee contrastanti fra i candidati alla presidenza”, ha aggiunto Prodi.
La politica estera
Non manca poi il riferimento alla politica estera europea, divisa su molte questioni: “Se noi avessimo preso le decisioni che avremmo dovuto prendere sull’Ucraina, non sarebbe l’Ucraina un gioco fra gli Stati Uniti e la Russia“, ha detto Prodi. “L’Europa si è divisa – ha aggiunto il professore – ha fatto offerte e poi non le ha fatte. Un’Europa unita avrebbe già pacificato i problemi dell’Ucraina. Perché la crisi è partita dagli Stati Uniti e ha picchiato molto di più sull’Europa? Perche’ non abbiamo preso le decisioni che l’Europa si era impegnata a prendere. Il nostro futuro dipende dal saper prendere questo tipo di decisioni“.
I prossimi appuntamenti
La conferenza prosegue giovedì e venerdì. Per giovedì, una serie di appuntamenti su temi di attualità, come le politiche per l’immigrazione, l’accordo sul commercio firmato a Bali e il modello di finanziamento dell’università.