Meglio che la Gran Bretagna resti in Europa, ma se esce nessuna apocalisse
Prodi: con Brexit primato Germania in Ue ancora più forte. Gran Bretagna era come un bilanciamento. Rischio Ue a più velocità
Milano, 14 giu. (askanews) – L’ipotesi di Brexit “rende ancora più forte il primato tedesco. La presenza della Gran Bretagna era come un bilanciamento”. Così l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Eurpea, Romano Prodi nel suo intervento al convegno organizzato dall’Ispi “Diaologo sul futuro dell’Europa“.
Secondo Prodi, a prescindere dall’esito “il vulnus del referendum è già fatto, ha dato l’idea che l’Europa sia una scelta provvisoria. Il futuro sarà diverso dal passato. L’idea che si possa uscire può venire domani alla Danimarca, a qualche altro Paese o anche all’Italia stessa”.
Quello sulla Brexit, ha continuato Prodi “non è un referendum da poco, le sue conseguenze le potremo gestire bene ma in ogni caso prepara un’Europa a più velocità. Tra le condizioni che il primo ministro inglese ha ottenuto c’è di non partecipare a nessun accordo per un’Europa più unita e solidale. La conseguenza logica è che andiamo verso un’Europa a più velocità“.
In generale Prodi ha sottolineato che la su attenzione “non è tanto sulla possibilità di Brexit quanto sulla reazione di solidarietà degli altri paesi. Perché è di questo che abbiamo bisogno. E Francia e Italia devono aiutare”. Infine sull’ipotesi di allargamento a Est dell’Unione Europea Prodi ha osservato che “il treno della storia va preso quando passa. Vorrei vedere se oggi la Polonia fosse come l’Ucraina“.
Prodi: su immigrati serve più capacità decisione Ue e solidarietà. Per ora stiamo ancora andando a marcia indietro
Milano (askanews) – Per affrontare l’emergenza immigrazione “l’importante è fare un salto in avanti nella solidarietà europea, nella capacità di decidere perché altrimenti qualcuno che frena c’è sempre”. Lo ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, a margine del convegno “Dialogo sul futuro dell’Europa” organizzato dall’Ispi.
Secondo Prodi “in una Europa che decide soltanto all’unanimità è molto complicato andare avanti” perché “c’è sempre qualche paese che non è d’accordo e che ha linee diverse”. Quanto all’ipotesi di un piano Marshall a sostegno degli immigrati, Prodi ha ricordato di averlo “già scritto tante volte che occorre un piano Marshall e finalmente ci stanno pensando anche a livello europeo a un piano di aiuti di grandi dimensioni”. Tuttavia, “per ora stiamo andando a marcia indietro e su questo non c’è dubbio. Ho sempre visto nella mia esperienza che di fronte al dramma l’Europa è poi capace di fare un salto in avanti, però adesso non lo vedo ancora”.
Prodi: non credo a quadro apocalittico in caso di sì a Brexit. Non ci sono ragioni perché precipitino le Borse
Milano (askanews) – “Certamente mi auguro che tutto rimanga com’è adesso, con l’Europa compatta per ricostruire il futuro. Non ritengo però che il quadro apocalittico che si fa in caso di uscita sia poi verosimile”. Lo ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, a margine del convegno organizzato dall’Ispi “Dialogo sul futuro dell’Europa”, rispondendo a una domanda sugli scenari che si aprono in caso di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.
Secondo Prodi “non ci sono ragioni perché precipitino le Borse o perché si pensi che finisca il mondo. Meglio una Gran Bretagna cooperativa interna all’Europa, ma pensiamo a qualsiasi evenienza”.