Non ho mai guardato al Colle. Nessuna ferita dai 101
Prodi sgombra il campo: non ci ho mai pensato. «Nessuna intenzione di fare il presidente della Repubblica. I 101? Non c’era una ferita da chiudere»
Intervista di Monica Guerzoni a Romano Prodi su Il Corriere della Sera del 10 novembre 2014
ROMA «Come può andare al Quirinale uno che impugna il telefonino al contrario?». È l’ora del tè e Romano Prodi risponde dal salotto della sua casa di Bologna. È di ottimo umore e ha voglia di scherzare, ma dopo i saluti torna serio e scandisce con forza il suo no: «Io-non-ho-nessuna-intenzione-di-fare-il-presidente-della-Repubblica».
Di certo non gli è sfuggito come il suo nome sia in cima al totocandidati, né che Grillo mediti di usare la carta del voto a Prodi per mandare in pezzi il patto del Nazareno.
Eppure il «prof» mostra olimpico distacco dalla partita cruciale della legislatura. «Sto benissimo, giro come un matto per il mondo – racconta l’ex premier – Sono tornato dall’Oriente e sto partendo per gli Stati Uniti, voglio capire un po’ cosa succede sul fronte economico». E l’Italia? «Mi interesso piuttosto dei cambiamenti di potere in Europa». Davvero non guarda al Quirinale? «Io non ho mai avuto lo sguardo rivolto al Colle, mai, neppure per un momento».
Quanto all’agguato dei 101 franchi tiratori del Pd, l’ex premier assicura di non portare su di sé alcun segno di sconfitta: «Non c’era nessuna ferita da chiudere, perché il problema non si era mai aperto».