Prodi: Su mancato incarico a Ciampi nel ’98 non ebbi alcun ruolo
Prodi: Su mancato incarico a Ciampi nel ’98 non ebbi alcun ruolo
Per l’ex capo dello Stato invece fu “poco trasparente”
(APCOM) I giorni successivi alla caduta del Governo Prodi nel 98 furono certamente “delicatissimi”, ma l’ex premier respinge qualunque addebito per ciò che accadde.
Romano Prodi, sul Corriere della Sera, interviene con una breve lettera dopo che ieri Carlo Azeglio Ciampi aveva raccontato, sempre al Corriere, che nell’ottobre ’98 fu sollecitato da Massimo D’Alema ad assumere la guida del Governo, aggiungendo che poi però “nessuno si fece più vivo” e che “anche Prodi ebbe un ruolo poco trasparente”.
Ricostruzione completata poi da Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi, collaboratori di D’Alema in quel periodo, secondo i quali fu proprio Prodi, di fatto, ad impedire che il Governo Ciampi nascesse, decidendo di tentare la strada di un reincarico, inizialmente esclusa, e scontrandosi con il veto di Francesco Cossiga.
Oggi è Prodi a parlare di quei giorni: “Mi avvedo che alcuni passaggi apparsi sul Corriere nell’ambito di un colloquio del presidente Ciampi possono essere frutto di un malinteso. Osservazioni che mi chiamano in causa per il mancato incarico allo stesso presidente Ciampi.
E’ vero che ci furono passaggi delicatissimi in quei giorni ed è documentato e noto che non volli accettare il sostegno di esponenti di forze politiche alternative allo schieramento che aveva sostenuto il governo dell’Ulivo. Ciò appunto per non venir meno alla mia linea politica.
Una volta preso atto del voto di sfiducia del Parlamento sono uscito subito di scena, tornandomene a Bologna. Per questo tengo a precisare che in quei giorni ‘delicatissimi’ non ho avuto, né avrei potuto avere un ruolo poco trasparente o trasparente (come sostenuto ieri da Ciampi, ndr). Semplicemente non ho avuto alcun ruolo“.