Putin chiede a Prodi collaborazione per organizzare il G8 a Sochi
Prodi aiuterà Putin a organizzare il G8. “Russia tornata protagonista con mediazione su Siria”
La Repubblica del 26 novembre 2013
L’ex premier conferma la sua disponibilità a collaborare con il Cremlino per la realizzazione dell’evento previsto a giugno nella città di Sochi. “Si parlerà di immigrazione, ho chiesto che sia data attenzione particolare al Mediterraneo“. E sulla politica italiana: “Seguirò le primarie del Pd con molto interesse“. ma ribadisce che non voterà.
ROMA – “Putin assume un ex premier italiano!”. E’ il titolo a tutta pagina di Komsomolskaja Pravda, ma non si riferisce a Berlusconi. Secondo il quotidiano moscovita, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe offerto a Romano Prodi di dirigere l’organizzazione sui temi politici ed economici del G8 previsto a giugno prossimo a Sochi. Nell’articolo si allude a una vera e propria collaborazione continuativa che Prodi avrebbe accettato di svolgere per conto della Russia.
Aiuterò Putin nel G8. Collaborazione che viene confermata dall’ex premier in un’intervista concessa questa mattina a Radio Capital, in cui Prodi racconta i contenuti dei suoi 35 minuti di colloquio avuti con Putin ieri a Roma. “Il colloquio riguardava l’Africa, soprattutto quello che deve fare la Russia insieme agli altri paesi per il piano di sviluppo del Sahel, la zona sotto il Sahara, che è tra le più povere del mondo. Poi il presidente mi ha chiesto se sono disponibile ad aiutare la Russia nella preparazione del G8 sull’immigrazione. Ho risposto che non sono un esperto dell’argomento, ma sono disponibile a collaborare, soprattutto se verrà dato un occhio particolare al Mediterraneo”.
Alla domanda su che tipo di aiuto concreto potrà fornire a Putin, Prodi risponde: “La situazione è semplice. Prendiamo un paese qualsiasi sotto il Sahara, come il Niger, che raddoppierà la popolazione in 20 anni. Il risultato è che avremo una pressione di popolazione molto più forte di quella di oggi. Quindi o si collabora tutti insieme per una politica di sviluppo per l’Africa o siamo finiti”.
La Russia di nuovo protagonista. Prodi sottolinea anche come la Russia in poche settimane sia riuscita, grazie a Putin, a riconquistare il ruolo internazionale perso dopo la caduta dell’Unione Sovietica, grazie alla proposta di mediazione del caso siriano: “Sulla Siria – spiega a Radio Capital – Putin ha sbloccato la situazione, offrendo una via d’uscita diplomatica agli Stati Uniti. Putin ha quindi il merito di aver ricollocato il suo paese in una posizione centrale nel gioco della diplomaziona internazionale”.
La questione Ucraina. Altro argomento di discussione è stato la questione Ucraina e la partita sull’energia, sulla quale Putin ha ingaggiato un braccio di ferro con l’Unione Europea: “Queste tensioni – dice ancora a Capital- non giovano a nessuno e l’Ucraina può invece essere un ponte su cui far correre i futuri rapporti tra Russia ed Europa. Nel colloquio con il presidente ho sottolineato che se è vero che l’Europa ha bisogno della Russia per l’energia, è altrettanto vero che la Russia non può diventare un paese interamente moderno se non ha un legame con l’Europa. Le politiche di distacco non portano da nessuna parte. E – continua – proprio perché si sono aperte tante speranze e vi sono ancora tanti problemi sul tavolo oggi l’incontro a Trieste tra Letta e Putin è molto importante. Non dimentichiamo che la Russia è uno dei paesi verso cui l’Italia sta aumentando le espoertazioni, senza contare il turismo e gli acquisti dei turisti russi che vengono a visitare il nostro Paese”.
Non voterò alle primarie Pd. Nell’intervista a Radio Capital Prodi non ha voluto parlare di politica interna: “Vi prego, risparmiatemi”, dice agli intervistatori. Ma poi chiarisce: “Mi sono messo in un angolo, mi dedico ad altre cose che credo siano utili, vorrei continuare così”. Voterà alle primarie del Pd? “Non sono irritato (per quanto è successo durante l’elezione del presidente della Repubblica, ndr), ritengo che il Pd sia ancora l’unico punto di riferimento per lo schieramento riformista di cui abbiamo bisogno. Guarderò con molto interesse alle primarie, ma non vado a votare. Mi tiravano per la giacca e quindi ho preferito restarne fuori. Ragazzi, andate avanti voi”.