WikiLeaks – ENI; Prodi: ho sempre e solo fatto gli interessi del Paese
WIKILEAKS: ENI; PRODI, FATTO INTERESSI PAESE, NON PERSONALI
(ANSA) – MILANO, 13 DIC – ‘Sia chiaro che durante il mio governo, l’Eni ha firmato per rifornimenti che erano indispensabili all’Europa dopo la crisi ucraina, su cui tutti erano d’accordo e non c’era nessun intermediario, nessun Mentasti vicino a me: quindi una cosa e’ fare l’interesse del Paese, una cosa e’ fare altre cose‘. Lo afferma l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi a proposito della polemica sulle intese in campo energetico tra Italia e Russia emerse dopo la diffusione dei documenti Usa su Wikileaks.
‘Nessuno potra’ mai dire – aggiunge Prodi rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno sull’Europa all’Universita’ Cattolica di Milano – che c’e’ stato interesse personale, tanto e’ vero che quando Putin mi offri’ la presidenza del South Stream (il gasdotto che evita l’attraversamento dell’Ucraina per raggiungere l’Europa, ndr), e vi assicuro non era una roba di poco conto anche dal punto di vista finanziario, ho detto di no, anche perche’ non mi sembrava giusto che un politico che faceva degli accordi, poi ne godesse personalmente’, conclude l’ex presidente del Consiglio.
(ECO) Eni: Prodi, su South Stream no interesse personale, rifiutai presidenza
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 13 dic – “Nessuno potra’ mai dire che c’e’ stato interesse personale tanto e’ vero che quando Putin mi offri’ la presidenza del South Stream, e non era cosa di poco conto, ho detto di no”. L’ex premier e presidente della Commissione europea, Romano Prodi, tiene a sgomberare il campo sulla questione del gasdotto South Stream, dopo le affermazioni di Berlusconi che oggi ha sottolineato di aver solo continuato a sostenere un progetto firmato dal precedente esecutivo.
L’ex primo ministro, parlando a margine di un incontro con gli studenti dell’Universita’ Cattolica di Milano, ricorda come si arrivo’ a quell’intesa: “Sia chiaro che durante il mio governo, l’Eni ha firmato per i rifornimenti che erano indispensabili all’Europa, dopo la crisi ucraina”. E sottolinea: “Non c’era nessun intermediario e nessun Mentasti vicino a me”.
L’ex premier Romano Prodi ha voluto precisare che “una cosa e’ fare gli interessi del Paese una cosa e’ fare altro” con un riferimento indiretto ai rapporti tra l’attuale premier Silvio Berlusconi e quello russo Putin. Al momento della firma su South Stream – ha sottolineato Prodi – il governo italiano baso’ la sua strategia seguendo alcuni punti.
- Primo, “dato che dipendiamo dall’estero era meglio dipendere da piu’ paesi possibili, quindi Libia, Norvegia, Algeria e Russia”.
- Per fare questo, era necessario “assicurarsi piu’ linee di rifornimento e quindi anche South Stream“.
- In terzo luogo era necessario “fare contratti di lungo periodo per garantire la sicurezza energetica“.
Da allora – riconosce Prodi – “le cose sono cambiate perche’ con la scoperta di nuovi giacimenti noi abbiamo un’abbondanza di gas e quindi il problema si e’ rovesciato”.
Prodi tiene in ogni caso a sgombrare il campo da ogni interesse personale e, per dimostrarlo, sottolinea il no detto a Putin quando gli offri’ la presidenza del South Stram: “Ho detto di no anche perche’ non mi sembrava giusto che un politico che fa degli accordi poi ne godesse personalmente”.